Il Videoton si unisce al dolore della famiglia e dei cari di Stefano Cerullo per la sua prematura scomparsa: lascia un grande vuoto e un insegnamento unico
Certi vuoti non si colmano ed è giusto che non vengano riempiti.
Ste ci mancherà. Eccome se ci mancherà.
E sarà proprio quel posto vuoto alla ringhiera a farci ricordare quanto ci hai insegnato.
Ste ha rappresentato qualcosa di speciale, a Crema e non solo.
Lo si sente dire spesso di chi scompare prematuramente, ma chi ha conosciuto Stefano sa bene che non è retorica. Una carica di vita e di entusiasmo, di progetti e di mentalità imprenditoriale, di voglia di viaggiare e di nuove sfide.
Per il Videoton Crema è stato direttore sportivo e promotore della formazione Under 19 rossoblù, al suo primo anno di partecipazione nel campionato federale. Una squadra dal sapore di scommessa e sfida ambiziosa, costruita con la solita e inesauribile passione, con grande competenza e con voglia di veder crescere ragazzi avvicinati per il primo anno al futsal. Il risultato? Squadra campione del torneo e tanti saluti agli avversari.
Per il Videoton, in realtà, è stato molto di più: una presenza costante e parte integrante della famiglia rossoblù.
E non solo per il Videoton: Ste è stato unico per chiunque l’abbia conosciuto.
Molto più di un collega, molto più di un dirigente, molto più di un compagno, molto più di un amico.
Tante le fotografie che non cancelleremo, tantissimi i messaggi che conserveremo con amore, perché Ste ha aperto a tutti il suo cuore: nella buona e nella cattiva sorte, come fanno i generosi. Quelli che non hanno paura di condividere niente. Quelli che si dimostrano veri uomini, pronti a lottare fino all’ultimo respiro.
Quante volte abbiamo brindato e festeggiato insieme, quante volte abbiamo saputo con tristezza dei tuoi interventi: operazioni e operazioni, in una battaglia ad armi impari, il cui esito era purtroppo maledetto.
Non per questo Ste ha rinunciato a combattere, anzi.
Anche quando il tuo avversario sembra più forte di te, devi dare tutto, sempre.
Non si sa mai che accada il miracolo.
E anche non dovesse accadere, c’è una grande differenza tra abbandonarsi alla sconfitta e ruggire fino all’ultima possibilità di vittoria.
In questi ultimi anni Ste è caduto e si è rialzato infinite volte.
Ogni volta ha coltivato una nuova speranza, ogni volta si è aperto a nuova prospettiva di vita, ogni volta ha avuto un nuovo sogno da inseguire.
Ste è sempre stato un numero uno: ci ha insegnato come trasformare la polenta in un lavoro, a come essere ultras, a come vivere il calcio e lo sport. Ci ha fatto vedere come ci si diverte per davvero e come si possa essere amici sinceri e compagni di vita senza mai cambiare, rimanendo sempre autentici.
L’impegno per le associazioni di volontariato e per le persone bisognose che ha sempre portato avanti lontano dai riflettori è solo l’ennesima riprova di quanto fosse grande il suo cuore e di quanto avesse sempre voglia di spendersi per gli altri.
Ste c’è sempre stato, a qualsiasi ora del giorno e della notte.
Gli ultimi messaggi ci hanno fatto capire che la malattia sarebbe stata più forte e ci siamo stretti tutti ancor più vicini.
Il vuoto che ci lascia Ste sarà impossibile da riempire, ma proprio questo vuoto dovrà essere uno stimolo per tutti noi. Per fare un passo in più verso le persone bisognose, per essere costanti nello sport e nelle nostre passioni, per avere massima dedizione al lavoro, per essere amici leali e sinceri, per affrontare con il giusto spirito tutti i problemi che non siano legati alla salute.
Probabilmente (sicuramente!) scriveremo di te anche un ricordo più divertente, ma oggi è un giorno triste e ti ricordiamo così.
Ciao, Ste.